Considerazioni e segreti nel prenderci cura dei nostri cavalli anziani
In quasi tutte le scuderia abbiamo un soggetto anziano: può essere il primo cavallo di quando eravamo bambini, quello che ha insegnato a tutta la scuderia a montare, la fattrice migliore dal passato agonistico ragguardevole… un soggetto insomma a cui tutti sono affezionati e che fa ormai parte della famiglia.
Come tale necessita di una serie di cure particolari al fine di garantirgli una vecchiaia il più agevole possibile.
In questo articolo capiremo come curare l’alimentazione del cavallo anziano per occuparci al meglio di lui.
Definiamo un cavallo “anziano” in genere al di sopra dei 16-18 anni.
Il proprietario si accorge che il proprio cavallo sta invecchiando quasi all’improvviso: nel giro di poco tempo vede il cavallo non è più come in passato e questo cambiamento è quasi sempre legato ad una condizione corporale.
Con l’avanzare dell’età il nostro amato animale può andare incontro a cinque problemi differenti:
1) Diminuzione della capacità di assorbimento dei nutrienti
Si ha una fisiologica alterazione della mucosa intestinale che compromette la capacità di assorbimento unita ad una alterazione del microbioma.
Come conseguenza l’alimento indigerito giunge nel grosso intestino provocando fermentazioni anomale con un’eccessiva produzione di acido lattico e conseguente diminuzione del ph, aumentando il rischio di sviluppare coliche e laminite.
La digestione delle proteine e’ un altro problema importante: la perdita di muscolatura è una delle prime cose che un proprietario nota.
Se il corpo non riceve un sufficiente apporto di proteine con la dieta, l’organismo comincerà a prelevarle dal proprio tessuto muscolare , perdendo sempre più condizione fisica.
Quindi la dieta di un cavallo anziano dovrà avere un apporto proteico piu’ alto di quella di un cavallo giovane, intorno al 14%, proprio per questa sua ridotta capacità di assorbimento.
Allo stesso tempo dovrà essere considerata anche la qualità della proteina : la soia per esempio è un’eccellente fonte proteica per i cavalli anziani per la sua alta composizione in aminoacidi.
2) Problemi con la dentizione
Gli anni passano anche per i denti dei cavalli, che inevitabilmente vanno incontro ad un deterioramento.
Ci possono essere rotture, alterazioni della tavola masticatoria, radici del dente che affiorano sempre di più in superficie fino alla perdita del dente.
Un paio di visite dentistiche all’anno sono necessarie per tenere la situazione sotto controllo e monitorarne l’evoluzione.
I cavalli anziani tollerano meno il dolore rispetto ad un cavallo giovane, per cui qualsiasi dolore legato alla masticazione può compromettere la capacità di assumere gli alimenti.
Sarà buona norma somministrare alimenti più morbidi, di taglio corto e che stimolino la produzione di saliva, che ha una funzione lubrificante per il passaggio del cibo e digestiva.
3) Stress da Paddock
Gli animali anziani tollerano male i cambiamenti, soprattutto quelli legati all’introduzione di nuovi soggetti nel proprio branco, che inevitabilmente generano stress soprattutto nel momento del pasto.
Anche il freddo durante l’inverno diventa più difficile da sopportare con l’avanzare dell’età: ciò è principalmente dovuto alla perdita di grasso corporeo e agli squilibri ormonali di termoregolazione.
Il sistema di produzione di calore più efficiente è sempre legato alla digestione della fibra: garantiamo fibra di ottima qualità e in abbondanza.
In inverno diminuisce anche l’assunzione di acqua: per evitare coliche da costipazione forniamo pastoni con acqua tiepida anche tutti i giorni, aggiungiamo acqua al mangime tradizionale o stimoliamo la sete aggiungendo una mangiata di sale all’alimento.
4) Dolore
La principale causa di dolore nei soggetti anziani è l’artrite.
Meno il cavallo si muove più aumenta la sua rigidità e il suo dolore.
È consigliabile quindi che abbia la possibilità di muoversi tutti i giorni a suo piacimento.
Per aumentare il suo comfort esistono in commercio degli integratori con analgesici naturali che, se somministrati regolarmente, sono un valido aiuto nella gestione del dolore.
Allo stesso tempo una regolare e attenta gestione dei piedi da parte del maniscalco può contribuire a garantire un andatura più agevole.
5) Patologie
Come per gli esseri umani, ci sono alcune patologie che tendono a presentarsi in età avanzata e possono compromettere lo stato di salute del nostro cavallo: disfunzioni ormonali, problemi di funzionalità epatica e renale, forme tumorali, depressione del sistema immunitario, patologie respiratorie, anemia.
Sono tutte situazioni che richiedono un intervento e un trattamento specifico veterinario a volte da assumere a vita, ma che migliorano o quanto meno rallentano l’evoluzione verso forme più gravi.
L’alimentazione del cavallo anziano
I nostri esperti consigliano di prestare attenzione a tre grandi aspetti.
- FIBRA – deve essere facilmente masticabile.
Il fieno può essere sostituito con erba o pellet di fieno, che possono essere anche bagnati per aumentarne la masticabilità.
Altra fonte di fibra importante può essere la polpa di barbabietola, opportunamente inumidita. - CONCENTRATO – deve avere un tenore proteico tra il 12 e il 16%, una % di fibra superiore al 12% e di grassi tra il 4 E il 6% per aumentare l’apporto calorico della dieta.
Ricordiamoci sempre di dividerlo in quanti più pasti possibile, almeno tre. - SUPPLEMENTI
– PROTETTORI ARTICOLARI E ANALGESICI
– PREBIOTICI E PROBIOTICI per aiutare i processi digestivi
– VITAMINE E SALI MINERALI per sopperire ad eventuali carenze da ridotta assunzione di alimento
– GRASSI sotto forma di olio per aumentare l’apporto calorico ella dieta senza aumentare il quantitativo di concentrato. Attenzione però alla funzionalità epatica e alla corretta concomitante somministrazione di vit. E come antiossidante.
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